Nel parco del fiume Oglio Nord, tra tipiche cascine lombarde e campi coltivati a mais c’è una piccola azienda agricola che ha fatto una scelta a dir poco azzardata. Qui nella bassa pianura bresciana esistono in prevalenza allevamenti di maiali e bovine da latte, figuratevi con quanta curiosità e scetticismo gli allevatori della zona accolsero la novità. Erano tornate in pianura le capre.
Dopo una lunga esperienza con le bovine da latte, essendo l’azienda di modeste dimensioni e avendo difficoltà per il rinnovamento delle strutture, il titolare si accorse che le stesse ben si adattavano ad accogliere un greggie di capre da latte. Nel 2002 attuò questo progetto inserendo un piccolo gruppo di 30 capre Saanen. La razza che ben si presta alla produzione di latte è detta infatti la frisona delle capre. Da allora ad oggi le capre in lattazione sono diventate un centinaio, donando all’allevatore molte soddisfazioni, non ultime quelle dei premi vinti alle fiere e come migliore allevamento della provincia di BS (vinti nel 2005, 2006, 2009, 2010). Nell’allevamento si fa uso massiccio della fecondazione artificale, usando seme congelato dei migliori becchi francesi ottenendo così capi di pregio sia maschi che femmine. Il latte prodotto viene venduto ad una cooperativa per la trasformazione in ottimo formaggio.
L’azienda è sviluppata su diciassette ettari tutti a seminativo irriguo. Vi si coltivano erba medica, loietto e mais per il nutrimento delle capre. Da questo punto di vista siamo autosufficienti non acquistando niente tranne un pò di mangime. Otteniamo un valido aiuto dall’APA (Associazione Provinciale Allevatori) di Brescia che dispone di tecnici molto preparati e disponibili. Aderiamo su base volontaria al controllo qualità del latte: tutti i mesi tecnici del SATA prelevano campioni di latte e alimenti che analizzano nella loro sede di Crema suggerendo eventuali correzioni nell’alimentazione in modo da avere costantemente un latte sano e di qualità.
